Archeologia e architettura nella rappresentazione della c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli, una ‘presenza preziosa’ tra genius loci e potenzialità di intervento.
DOI:
https://doi.org/10.56205/mim.1-1.7Keywords:
patrimonio, culturale, Tomba di Agrippina, ; rilievo integrato, modelli 3D-2D, a-bimAbstract
L’indagine nel sito architettonico-archeologico che fu antico teatro romano sul mare poi trasformato
in ninfeo - erroneamente denominato Tomba di Agrippina - intende affidare alla dimensione
astratta e conoscitiva della rappresentazione la restituzione dei significati del manufatto come
‘presenza preziosa’ nel paesaggio urbano di Bacoli. L’approccio di indagine, avvicinandosi
alla insita dimensione metaprogettuale del rilievo, si propone di suggerire linee di indirizzo per
mirate strategie di rigenerazione del patrimonio culturale flegreo, laddove l’espansione urbana non
pianificata ci restituisce una mappa territoriale priva di segni di connessione tra le attuali zone
urbanizzate e i resti dei pregevoli manufatti antichi. Diffusamente, e in particolare nel caso in
esame, i ritrovamenti archeologici rivelano problematiche compenetrazioni con l’edilizia moderna.
I preziosi reperti, spesso ancora parzialmente interrati o inagibili, esigono decisioni e interventi
di integrazione che facciano riferimento alle peculiarità territoriali e che, confermandone le azioni
di tutela, consentano nuove forme di accessibilità ai siti, attivabili attraverso operazioni di
rappresentazione digitale del patrimonio che implementino livelli di fruizione alternativi alla
visita diretta.
Muovendo da questa esigenza, l’orientamento metodologico della ricerca è inteso ad assumere
la digitalizzazione dei processi in ogni fase di lavoro. Obiettivo prioritario è rendere disponibili
modelli tridimensionali del sito, sezionabili ed interrogabili secondo diversi livelli semantici,
sia durante la prima fase di acquisizione dei dati (SAPR, TLS), sia in quelle successive di
modellazione (modello virtuale e ABIM) e di consultazione-interrogazione dei simulacri che si
prestano a rappresentare in maniera efficace e propositiva il sistema spaziale complessivo e gli
apparati figurativi puntualmente esaminati.
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